Cogliere le opportunità che le nuove tecnologie e internet ci offrono può rivelarsi decisivo per il successo di un’azienda. È per questo motivo che in Italia il numero degli e-commerce sta crescendo vertiginosamente. Tuttavia esistono alcuni passaggi obbligati e aspetti burocratici cui bisogna adempiere prima di iniziare un’attività online.
Ecco cosa serve prima di iniziare a vendere online
Prima di avviare la vendita tramite il proprio negozio online, è importante seguire delle procedure che consentono la vendita e la fatturazione di quanto incassato. Nel nostro Paese il settore degli e-commerce è regolamentato dal Decreto Legislativo n. 114/98. Questo decreto, all’articolo 21, accomuna la vendita su internet alle altre forme di vendita a distanza, assoggettandola quindi alle stesse regole fiscali che riguardano la vendita di prodotti. Ecco l’articolo:
Art. 21. – Commercio elettronico
Il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato promuove l’introduzione e l’uso del commercio elettronico con azioni volte a:
- a) sostenere una crescita equilibrata del mercato elettronico;
- b) tutelare gli interessi dei consumatori;
- c) promuovere lo sviluppo di campagne di informazione ed apprendimento per operatori del settore ed operatori del servizio;
- d) predisporre azioni specifiche finalizzate a migliorare la competitivita’ globale delle imprese, con particolare riferimento alle piccole e alle medie, attraverso l’utilizzo del commercio elettronico;
- e) favorire l’uso di strumenti e tecniche di gestione di qualita’ volte a garantire l’affidabilita’ degli operatori e ad accrescere la fiducia del consumatore;
- f) garantire la partecipazione italiana al processo di cooperazione e negoziazione europea ed internazionale per lo sviluppo del commercio elettronico.
2. Per le azioni di cui al comma 1 il Ministero dell’industria, del commercio e dell’artigianato puo’ stipulare convenzioni e accordi di programma con soggetti pubblici o privati interessati, nonche’ con associazioni rappresentative delle imprese e dei consumatori.
1. Creazione di nuova impresa per la gestione dello shop online
Proprio come in un negozio fisico, anche per l’e-commerce si deve fare riferimento ad una società costituita prima di pubblicare online il proprio sito web. Questo passaggio è funzionale alla fatturazione, che sarà elettronica.
Coloro che possiedono un e-commerce, ai fini delle imposte dirette, producono reddito d’impresa, che si ricava dalla differenza tra i ricavi e i costi deducibili. I guadagni derivanti dal commercio elettronico sono esonerati dall’obbligo di invio telematico. Tali corrispettivi, però, devono essere annotati nel registro delle operazioni effettuate (art. n. 24 del D.P.R. 633/1972) insieme a quello delle fatture emesse (articolo 23 dello stesso DPR).
2. Richiesta di Partita IVA
Se l’attività di vendita diventa continuativa, vi è l’obbligo di aprire la Partita IVA per essere in regola con il fisco. Per fare questo, bisogna compilare dei documenti appositi entro 30 giorni dall’inizio effettivo dell’attività. L’invio della documentazione potrà essere fatto direttamente dal titolare dello shop online o attraverso i soggetti abilitati. I documenti possono essere inviati telematicamente tramite Entratel o mediante Comunicazione Unica.
3. VIES, SCIA e PEC
Una volta completati questi passaggi, bisogna compilare la SCIA, che serve per comunicare l’inizio dell’attività. Nella maggior parte dei casi, l’e-commerce non ha una propria sede fisica, per cui devi indicare il tuo indirizzo di casa. La SCIA, ovvero la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, deve essere presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività mediante la Comunicazione Unica.
Prima, però, è necessario iscrivere la propria impresa al Registro delle Imprese della Camera di commercio tramite lo Sportello Unico per le attività produttive del Comune.
L’art. 35 del D.P.R. n. 633/72 prevede che i soggetti con partita IVA che intendono vendere o acquistare beni e servizi in ambito comunitario devono essere prima autorizzati dall’Agenzia delle Entrate. I soggetti autorizzati verranno inseriti nell’archivio VIES. L’autorizzazione si intende accordata passati 30 giorni dalla presentazione della domanda. Durante questo lasso di tempo, però, non si possono effettuare operazioni intracomunitarie.
Completati questi passaggi, bisogna iscriversi alla Gestione Separata INPS, per versare i contributi previdenziali.
Infine, l’ultimo step prevede la creazione di una PEC (indirizzo mail di posta certificata) per poter inviare e ricevere tutte le comunicazioni in sicurezza. Tale indirizzo andrà poi comunicato alla Camera di commercio.
4. Diritti dei consumatori
La direttiva UE 2011/83 sui diritti dei consumatori prevede delle regole da rispettare per garantire una maggiore sicurezza d’acquisto per gli utenti. Tra questi, vi è il diritto di recesso: il consumatore ha 14 giorni di tempo per restituire, per qualsiasi ragione, la merce acquistata online. Se decidi di addebitare i costi di restituzione ai tuoi clienti, devi specificarlo in modo chiaro nel sito.
Sul sito deve essere sempre presente la Privacy Policy, l’informativa sulla normativa sulla privacy per gestire correttamente i dati personali dei clienti. Il Garante della Privacy, con un provvedimento, ha stabilito che è obbligatorio informare gli utenti sui cookie che intendi memorizzare attraverso il tuo e-commerce, dando loro la possibilità di scegliere quali autorizzare.
Ricordati anche che la chiarezza e la trasparenza sono fondamentali per creare il tuo e-commerce. Per questo è obbligatorio indicare nella homepage nome e ragione sociale dell’attività, indirizzo fisico, indirizzo di posta elettronica, partita IVA, numero di iscrizione al Registro Imprese.
Per concludere
I passi per aprire un e-commerce sono diversi, e di sicuro non basta creare un e-commerce e pubblicarlo online. Gli aspetti burocratici da affrontare sono molti, e un buon consulente ti può aiutare a completare tutti i passaggi per aprire il tuo shop online. È fondamentale non saltare alcun passaggio, per operare nella massima legalità ed evitare problemi durante la vendita.
Quanto è stato utile questo post?
Voto medio 5 / 5. Voti: 54
Nessun voto finora! Sii il primo a votare questo post.