Google Fred Update: le 5 caratteristiche che il tuo sito non deve avere

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Google Fred Update: 5 caratteristiche da non avere

Fred Update e il suo impatto sulla SERP

Nonostante la simpatia del nome, che a chi (come me) è cresciuto guardando i Flintstone ricorda il burbero capo famiglia Fred, questo nuovo aggiornamento di Google è il nuovo cruccio della comunità SEO. Il motivo è semplice. Dallo scorso marzo sono state registrate continue oscillazione nella SERP, Search Engine Results Page, ovvero la pagina a cui si accede dopo aver cercato una determinata parola o frase attraverso un motore di ricerca.

Si tratta di quella pagina a cui ambisce chi ha deciso di portare la propria attività o professione nello sconfinato mondo del web, perché sa bene che essere in prima pagina significa avere maggiori probabilità di ottenere una qualche forma di contatto con l’utente che ha fatto una ricerca affine al proprio settore.

Un SEO Specialist deve essere sempre aggiornato sulle nuove preferenze dei motori di ricerca (nel caso specifico di Google) per poter ottimizzare la propria strategia ed ottenere un buon posizionamento del sito nei risultati di ricerca.  Non è un lavoro statico, al contrario, si rinnova continuamente per questo occorre molta passione e dedizione, ma ritorniamo a Fred.

Google, già da tempo, ha dichiarato guerra ad ogni tipo di “trucchetto” per semplificare la scalata della SERP. L’obiettivo è quello di migliorare la pertinenza dei risultati delle ricerche focalizzando l’attenzione sulla qualità dei contenuti.

Fred Update Identikit

Dunque, Fred sembrerebbe concentrato a scandagliare sito per sito per ristabilire l’ordine di rilevanza in base alla qualità dei loro contenuti, ovvero, sfruttando l’autorità del dominio, colpisce quei siti web che hanno prodotto e posizionato contenuti in diversi ambiti senza che questo abbia una logica.

In altre parole, Google sta mirando a colpire tutti quei portali sviluppati con l’obiettivo principale di attrarre traffico per monetizzare.

Inoltre, la missione di Fred e degli altri aggiornamenti rilasciati negli ultimi mesi sembrerebbe utile anche a contrastare il fenomeno delle Fake News, contribuendo agli sforzi intrapresi da tutto il mondo dei media.

Le 5 caratteristiche dei siti web colpiti da Fred

Francesco Bellomia, editore di Semrush, ha elencato le caratteristiche comuni dei siti web colpiti dal nuovo aggiornamento di Google, che riporto di seguito:

  1. Contenuto di scarsa qualità. In questo caso si fa riferimento a quei contenuti copiati da altre fonti o scritti male, inconcludenti, tali da non soddisfare le esigenze degli utenti.
  2. Siti sovra-ottimizzati lato SEO. Si sà, il troppo storia.
  3. Parametri di visita insufficienti che sono la conseguenza di contenuti scarsi.
  4. Pubblicità invadente nelle pagine web.
  5. Violazione delle linee guida di Google, aggiornate proprio lo scorso marzo, che penalizza senza pietà chi ha messo in atto un ottenimento forzato di link al proprio sito web.

Inoltre, stando sempre alle informazioni fornite da Semrush, pare che Fred abbia fatto “vittime” illustri, come:

  • Notizie.it
  • Forexinfo.it
  • ilsussidiario.net
  • Blastingnews.com
  • e dulcis in fundo Aranzulla.com, anche se, in quest’ultimo caso, non si è fatta attendere la replica del titolare il quale ha subito tenuto a precisare che l’importante calo di traffico sia coincidente al passaggio da HTTP a HTTPS.

Vedremo chi avrà ragione, intanto, è abbastanza evidente che la partita si gioca tutta sull’ottimizzazione dei contenuti.

Se hai dubbi sull’ottimizzazione del tuo sito e vorresti una consulenza Seo, contattaci senza impegno. Insieme valuteremo le condizioni della tua piattaforma e tutte le soluzione che posso fare al caso tuo.

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Clemente Teodonno
Clemente Teodonno

SEO e SEA Specialist - Web Designer

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